concorsi pubblici

Concorsi: le novità 2020 riguardano anche i vecchi bandi

“Oggi ripartiamo, riparte l’Italia e ripartono i concorsi pubblici. La Pa avrà una grande stagione di concorsi”, così comincia la dichiarazione di poco fa della Ministra della Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, riguardo la tanto chiacchierata riapertura della stagione dei concorsi.

Nel nuovo ‘decreto Rilancio’ sono infatti state introdotte delle novità, ‘dal momento che abbiamo perso le settimane passate a causa del Covid’: la velocizzazione delle procedure, la digitalizzazione e la dislocazione delle prove sui territori per evitare assembramento.

Le norme introdotte col nuovo decreto, fa sapere la Ministra, si rivolgono sia ai bandi che partiranno da oggi in avanti con queste nuove modalità (e che prevedranno anche le nuove competenze trasversali, già annunciate nei giorni scorsi), sia ai bandi già partiti e per cui si è già fatta una prova (come, ad esempio, le preselettive della Giustizia o del Mibact) che avranno ugualmente la possibilità di usufruire di queste procedure velocizzate.

La Pubblica Amministrazione ha bisogno di una nuova generazione di lavoratori pronta a migliorare ed innovare i servizi pubblici. Dopo anni di blocco delle assunzioni, è tempo di fare spazio al futuro. Il quadro attuale è infatti quello di una Pa anziana, sempre più svuotata e poco formata. Abbiamo bisogno che i servizi inizino un processo di allargamento, di miglioramento, di innovazione e di riqualificazione. Ora una nuova generazione può candidare la sua passione e le sue competenze, aiutandoci a rinnovare e qualificare i servizi pubblici.

 

https://www.facebook.com/FabianaDadone/videos/653412631907545/

 

Quali sono le novità dei concorsi pubblici del 2020:

CONCORSI DIGITALIZZATI
Le procedure concorsuali saranno semplificate e digitalizzate, attraverso l’utilizzo di tecnologia digitale sia per le prove scritte che per l’orale. Niente più concorsi pubblici fatti a penna, dunque. Questo porterà anche a tempistiche più rapide di correzione. Oggi infatti un concorso dura in media, tra bando e pubblicazione dei risultati, circa 18 mesi. Con le nuove modalità si conta di chiudere un concorso in 8 mesi.

PROVE DISLOCATE
Ove possibile, i concorsi per il reclutamento di personale saranno svolti presso sedi decentrate. Ogni candidato dovrà recarsi nella sede più vicina, limitando sensibilmente gli spostamenti di grandi gruppi di persone. Una fase sperimentale che non è escluso possa essere mantenuta anche dopo l’emergenza, estendendola come modalità a regime.

COMPETENZE TRASVERSALI
Nelle prove di concorso sarà inserita anche la valutazione delle competenze trasversali, “le cosiddette soft skills, le competenze che si acquisiscono nel corso della vita professionale e personale”: capacità di lavorare in gruppo, capacità di adattamento, ragionamento, gestione dello stress, senso di Stato e capacità di dare allo spazio pubblico e al bene comune il giusto valore”.


indetto concorso per 500 posti a tempo determinato al Ministero dell'Economia e altre amministrazioni centrali

Decreto Rilancio: Concorsi più veloci, digitali e dislocati fino al 31 dicembre

Procedure concorsuali più snelle grazie al digitale e dislocazione territoriale delle prove. Sono questi i contenuti principali del pacchetto per i concorsi pubblici del decreto Rilancio. La misura è sperimentale fino al 31 dicembre 2020.

DECRETO RILANCIO: CONCORSI DIGITALIZZATI
Le procedure concorsuali saranno semplificate e digitalizzate, attraverso l’utilizzo di tecnologia digitale sia per le prove scritte che per l’orale. Niente più concorsi pubblici fatti a penna, dunque. Questo porterà anche a tempistiche più rapide di correzione. Oggi infatti un concorso dura in media, tra bando e pubblicazione dei risultati, circa 18 mesi. Con le nuove modalità si conta di chiudere un concorso in 8 mesi.

PROVE DISLOCATE
Ove possibile, i concorsi per il reclutamento di personale saranno svolti presso sedi decentrate. Ogni candidato dovrà recarsi nella sede più vicina, limitando sensibilmente gli spostamenti di grandi gruppi di persone. Una fase sperimentale che non è escluso possa essere mantenuta anche dopo l’emergenza, estendendola come modalità a regime.

Fonte: Governo

Scopri le altre novità dei concorsi 2020: quando ripartiranno i concorsi e l’introduzione delle competenze trasversali nelle prove.


novità concorsi 2020

Novità concorsi pubblici: il governo chiarisce i dubbi

Dopo diversi giorni di dibattito in rete sulle novità che verranno presto introdotte nelle procedure dei concorsi pubblici, la Ministra della Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, chiarisce una serie di dubbi.

Novità concorsi pubblici:

LIMITI DI ETA’ O DI VOTO
La vicenda più discussa era l’ipotesi di introdurre limiti di età o di voto di laurea e diploma per la partecipazione ai nuovi concorsi. Una questione smentita dalla ministra che afferma di non avere intenzione di mettere degli sbarramenti.

COMPETENZE TRASVERSALI
Al contrario viene confermata invece l’intenzione di inserire, nelle prove di concorso, anche la valutazione delle competenze trasversali, “le cosiddette soft skills, le competenze che si acquisiscono nel corso della vita professionale e personale”: capacità di lavorare in gruppo, capacità di adattamento, ragionamento, gestione dello stress, senso di Stato e capacità di dare allo spazio pubblico e al bene comune il giusto valore”, spiega Dadone.

DIGITALIZZAZIONE E DISLOCAMENTO DELLE PROVE
Per quanto riguarda invece la gestione dell’emergenza sanitaria, si sta intervenendo in due modi. Da una parte è stata predisposta una norma che prevede il dislocamento delle prove concorsuali sull’intero territorio nazionale, perché “con la necessità di distanziamento sociale è impensabile ripartire con le grandi prove preselettive all’interno di uno stesso edificio”. Dall’altra si intende introdurre lo svolgimento di tutte le prove in modalità informatica: preselettiva, scritto e orale.”Sia per una questione sanitaria e quindi di distanziamento, sia per una questione di velocità nella correzione delle prove scritte”.

Ecco le dichiarazioni della ministra della Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone:

 

https://www.facebook.com/FabianaDadone/videos/245708410011941/


NOVITà CONCORSI PUBBLICI 2020

Concorsi in ripartenza da giugno, con delle novità sulle procedure

I concorsi stanno per riprendere, con modalità più veloci e informatizzate. Prime prove già tra giugno e luglio. E molte altre novità. E’ quanto fa sapere la ministra della Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone.

RIPRESA DEI CONCORSI TRA GIUGNO E LUGLIO
Tra giugno e luglio si potrebbero tenere le prime prove dei concorsi che erano stati sospesi a causa dell’emergenza Coronavirus. E da settembre potrebbero partire i nuovi. Lo ha detto la ministra della Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, a Sky Tg24, specificando che non esiste ancora un calendario preciso. Per ora la sospensione delle prove è prevista fino al 16 maggio.

CONCORSI DIGITALIZZATI
Ma c’è un’altra novità: le procedure concorsuali saranno semplificate e digitalizzate, trasferendosi su supporti informatici. Niente più concorsi pubblici fatti a penna, dunque. “Abbiamo concentrato l’attenzione sulla velocizzazione delle procedure. Questo porterà anche a tempistiche più rapide di correzione”, ha affermato la Dadone. Oggi infatti un concorso dura in media, tra bando e pubblicazione dei risultati, circa 18 mesi. La ministra rassicura che questa nuova modalità digitale non sacrificherà la qualità e la trasparenza delle procedure concorsuali.

PROVE NELLA CITTA’ DI RESIDENZA
Infine, altra grossa novità è relativa alle prove selettive.  “In questa situazione, maxi prove selettive con migliaia di persone in un’unica città sono impensabili”, ha detto la ministra. Per questo si sta valutando, tra le altre, la possibilità che le prove selettive si svolgano nella città di residenza dei candidati – o in quella più vicina indicata –, utilizzando strutture pubbliche delocalizzate in varie sedi. A tal fine il candidato dovrà recarsi nella sede più vicina, limitando sensibilmente gli spostamenti di grandi gruppi di persone. Una fase sperimentale che non è escluso possa essere mantenuta anche dopo l’emergenza, estendendola come modalità a regime.

RICHIESTA DI NUOVE COMPETENZE
Un’altra modalità che si sta studiando per snellire, velocizzare e semplificare le procedure concorsuali è quella di inserire nelle prove preselettive quesiti che misurino nuove competenze. Al momento non ci sono ancora informazioni certe, ma si pensa che si possa partire dalle cosiddette ‘competenze trasversali’ dei candidati, come la capacità di lavorare in team, il problem solving, la gestione dello stress e la leadership. Si sente parlare anche di requisiti più specifici per i concorsi che ancora devono essere banditi, come, ad esempio, l’individuazione di una soglia minima del voto di diploma o di laurea. Ipotesi che deve essere confermata.

È plausibile pensare che le nuove modalità di svolgimento delle prove dei concorsi pubblici dureranno almeno fino alla fine dell’emergenza Coronavirus.

 

https://www.facebook.com/FabianaDadone/videos/773504636516006/?v=773504636516006


novità concorsi 2020

Coronavirus, Mibac: rinviate prove scritte concorso vigilanti musei

 Coronavirus, MIBAC: rinviate prove scritte concorso vigilanti musei. In accordo con Formez PA rimandate al 24 aprile 2020.

Sono rinviate al 24 aprile le prove scritte del concorso per i vigilanti dei musei: lo rende noto il ministero dei beni, delle attività culturali e del turismo. Le prove si sarebbero dovuto svolgere il 19 marzo con 7.000 candidati attesi.

Il MIBACT spiega che "in ottemperanza al decreto del presidente del consiglio dei ministri del 1 marzo 2020, in relazione al contenimento da contagio del virus Covid-19, considerati i risultati dell'analisi dei dati sulle zone di residenza e di domicilio dei 7.000 candidati attesi il 19 marzo per le prove scritte del concorso per il reclutamento di 1052 unità di personale non dirigenziale a tempo indeterminato, da inquadrare nella II Area, posizione economica F2, profilo professionale di assistente alla fruizione, accoglienza e vigilanza del MIBACT, in accordo con Formez PA le prove scritte sono rimandate al 24 aprile 2020".

"Contemporaneamente - sottolinea il ministero - è stato attivato un tavolo tecnico per valutare in modo costante la situazione epidemiologica, per accogliere le disposizioni di legge aggiornate, per studiare ulteriori misure contenitive del virus e garantire le condizioni di massima incolumità per i candidati e per il personale MIBACT e Formez che assiste i candidati durante le prove".


novità concorsi 2020

Coronavirus, le nuove regole per i concorsi previste dal Ministero della Pa

Coronavirus Concorsi: Procedure concorsuali, ecco cosa prevede la la direttiva firmata da ministro della P.a, Fabiana Dadone, che fornisce indicazioni sull'emergenza Coronavirus per gli uffici pubblici al di fuori delle zone già colpite.

Nello svolgimento delle procedure concorsuali le amministrazioni adottano le opportune misure organizzative volte a ridurre i contatti ravvicinati tra i candidati, garantendo comunque la necessaria distanza di sicurezza, durante la fase dell’accesso e dell’uscita dalla sede, dell’identificazione e dell'identificazione e dello svolgimento delle prove.

Le amministrazioni che hanno in corso di svolgimento procedure concorsuali rispetto alle quali non sia già stato reso noto il calendario delle prove concorsuali, preselettive e scritte, in collaborazione con il Dipartimento di prevenzione dell'Azienda sanitaria locale competente per territorio, valutano l'eventuale necessità di riprogrammare le date di svolgimento delle prove di concorso, in ragione dell'evoluzione dell'emergenza sanitaria e tenuto conto della provenienza territoriale e del numero massimo dei candidati attesi.

Le amministrazioni che hanno reso noto il calendario di prove concorsuali preselettive e scritte forniscono adeguata e sollecita informativa alle autorità di cui all'articolo3, comma 2, del predetto decreto-legge, ai fini delle eventuali determinazioni di competenza, comunicando la sede, le date programmate per lo svolgimento delle prove, nonché il numero e la provenienza territoriale in termini di residenza e/o domicilio dei candidati.
In ogni caso sono fatte salve le autonome determinazioni delle amministrazioni titolari della procedura concorsuale a garanzia dei principi di cui all'articolo 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165.