Concorsi in ripartenza da giugno, con delle novità sulle procedure

I concorsi stanno per riprendere, con modalità più veloci e informatizzate. Prime prove già tra giugno e luglio. E molte altre novità. E’ quanto fa sapere la ministra della Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone.

RIPRESA DEI CONCORSI TRA GIUGNO E LUGLIO
Tra giugno e luglio si potrebbero tenere le prime prove dei concorsi che erano stati sospesi a causa dell’emergenza Coronavirus. E da settembre potrebbero partire i nuovi. Lo ha detto la ministra della Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, a Sky Tg24, specificando che non esiste ancora un calendario preciso. Per ora la sospensione delle prove è prevista fino al 16 maggio.

CONCORSI DIGITALIZZATI
Ma c’è un’altra novità: le procedure concorsuali saranno semplificate e digitalizzate, trasferendosi su supporti informatici. Niente più concorsi pubblici fatti a penna, dunque. “Abbiamo concentrato l’attenzione sulla velocizzazione delle procedure. Questo porterà anche a tempistiche più rapide di correzione”, ha affermato la Dadone. Oggi infatti un concorso dura in media, tra bando e pubblicazione dei risultati, circa 18 mesi. La ministra rassicura che questa nuova modalità digitale non sacrificherà la qualità e la trasparenza delle procedure concorsuali.

PROVE NELLA CITTA’ DI RESIDENZA
Infine, altra grossa novità è relativa alle prove selettive.  “In questa situazione, maxi prove selettive con migliaia di persone in un’unica città sono impensabili”, ha detto la ministra. Per questo si sta valutando, tra le altre, la possibilità che le prove selettive si svolgano nella città di residenza dei candidati – o in quella più vicina indicata –, utilizzando strutture pubbliche delocalizzate in varie sedi. A tal fine il candidato dovrà recarsi nella sede più vicina, limitando sensibilmente gli spostamenti di grandi gruppi di persone. Una fase sperimentale che non è escluso possa essere mantenuta anche dopo l’emergenza, estendendola come modalità a regime.

RICHIESTA DI NUOVE COMPETENZE
Un’altra modalità che si sta studiando per snellire, velocizzare e semplificare le procedure concorsuali è quella di inserire nelle prove preselettive quesiti che misurino nuove competenze. Al momento non ci sono ancora informazioni certe, ma si pensa che si possa partire dalle cosiddette ‘competenze trasversali’ dei candidati, come la capacità di lavorare in team, il problem solving, la gestione dello stress e la leadership. Si sente parlare anche di requisiti più specifici per i concorsi che ancora devono essere banditi, come, ad esempio, l’individuazione di una soglia minima del voto di diploma o di laurea. Ipotesi che deve essere confermata.

È plausibile pensare che le nuove modalità di svolgimento delle prove dei concorsi pubblici dureranno almeno fino alla fine dell’emergenza Coronavirus.

 

Concorsi PA: digitale e nuove competenze

Maxi preselettive per i concorsi pubblici non sono più pensabili nei prossimi mesi. Stiamo lavorando per velocizzare le procedure, senza perderne in qualità, grazie all'utilizzo dei supporti informatici e per dare valore alle capacità trasversali dei candidati, sempre più indispensabili nel mondo del lavoro.

Pubblicato da Fabiana Dadone su Martedì 5 maggio 2020