FAQ – Domande frequenti

In questa sezione troverai un elenco delle FAQ, ovvero delle domande frequenti (e risposte) inerenti i concorsi pubblici.

Per partecipare a un concorso pubblico la regola principale è procurarsi il bando di concorso. Il bando è l’unica fonte ufficiale del concorso a cui far riferimento ogni volta che si hanno dei dubbi, infatti esso contiene tutte le informazioni utili per scrivere la domanda di partecipazione, il numero di posti disponibili e quelli riservati a particolari categorie, i requisiti necessari, i termini di presentazione, i documenti da allegare (oltre a indicare luogo, data e ora delle prove d’esame).

Il bando si può reperire:

Sì. È possibile partecipare a tutti i concorsi banditi dall’amministrazione per i quali si sia in possesso dei requisiti.

Per prima cosa controlla la data di pubblicazione. Un concorso ha una durata limitata nel tempo e scade decorsi 30 giorni dalla pubblicazione (sulla Gazzetta Ufficiale, IV serie speciale – Concorsi ed Esami). Se è previsto un termine diverso, sarà espressamente indicato.
Va letta la denominazione completa del concorso, così si evita di confondersi fra diversi concorsi banditi dalla stessa amministrazione.
Verifica il numero dei posti disponibili, quelli riservati al personale interno o a favore delle categorie protette.
Verifica attentamente il possesso dei requisiti di ammissione (quali, ad es., i titoli di studio richiesti diploma/diploma di laurea/specializzazioni e gli altri espressamente indicati).
Di solito il bando allega anche lo schema di domanda di partecipazione, in caso contrario essa si deve compilare su carta semplice indicando i requisiti di ammissione posseduti e quanto altro altro previsto dal bando.

Guarda quali sono le materie d’esame, le prove da sostenere ed eventuali fasi di preselezione. Verifica se vi sono rinvii a ulteriori pubblicazioni successive sulla Gazzetta Ufficiale.

Ti consigliamo di leggere anche la nostra guida ai concorsi pubblici.

La domanda di partecipazione deve essere redatta utilizzando lo schema allegato al bando. In mancanza, può essere compilata in carta semplice ma comunque seguendo scrupolosamente le indicazioni contenute nel bando di concorso, riportando tutti i contenuti che i candidati sono tenuti a fornire. Fare attenzione ai documenti da allegare alla domanda previsti dal bando.

Se non diversamente specificato, la domanda di partecipazione, debitamente compilata, va spedita entro e non oltre il 30° giorno successivo alla data di pubblicazione del bando nella Gazzetta Ufficiale.

Essa può essere spedita:

  • con lettera raccomandata con ricevuta di ritorno. Farà fede il timbro postale, se non diversamente indicato. Per alcuni tipi di concorso l’ente banditore può chiedere di scrivere sulla busta anche il codice identificativo del concorso;
  • a mano presso la sede dell’ente banditore (è importante farsi rilasciare una ricevuta dall’ufficio competente).

Negli ultimi tempi sempre più amministrazioni pubbliche chiedono ai propri candidati di inviare le domande di partecipazione esclusivamente attraverso un form online disponibile sul sito dell’amministrazione stessa o su un altro sito indicato nel bando (ad es. sul sito della Commissione interministeriale RIPAM). Ricordarsi di salvare e stampare il file di ricevuta o di avvenuta compilazione della domanda.

No. Ai sensi delle norme vigenti, le amministrazioni non possono richiedere l’autenticazione della sottoscrizione delle domande per la partecipazione a selezioni per assunzioni in pubblici concorsi.

È importante ricordarsi di sottoscrivere la domanda. Di norma, salva diversa specifica previsione del bando, è ammessa la firma digitale della domanda e della documentazione utilizzando la firma PADES, che non modifica l’estensione del formato pdf previsto dal bando.

No. La tessera sanitaria non è un documento di riconoscimento.
Si ricorda che ai sensi del DPR 445/2000 art. 35 comma 2 sono documenti di identità, oltre alla carta di identità, il passaporto, la patente di guida, la patente nautica, il libretto di pensione, il patentino di abilitazione alla conduzione di impianti termici, il porto d’armi, le tessere di riconoscimento, purché munite di fotografia e di timbro o di altra segnatura equivalente, rilasciate da un’amministrazione dello Stato.

Va indicato il comune nelle cui liste elettorali si è iscritti, perché potrebbe essere diverso da quello di residenza, in quanto la variazione della iscrizione nelle liste elettorali avviene con la revisione ordinaria o straordinaria delle liste, che può quindi non essere contestuale alla variazione della residenza .
A distanza di un anno però l’iscrizione nelle liste elettorali del nuovo comune dovrebbe essere già avvenuta, e il candidato, qualora abbia dubbi dovrà accertarsene con i competenti uffici comunali.

Attenzione perché di norma l’amministrazione non ha possibilità di verificare tempestivamente le domande presentate e non può pertanto esprimersi sulla completezza o meno della domanda.
Qualora il candidato abbia dubbi sulla completezza dei dati inseriti è opportuno che annulli la domanda e ne presenti una nuova, nei termini previsti dal bando.

Di solito il bando specifica anche questo aspetto. Esiste un orientamento giurisprudenziale consolidato per il quale il possesso di un titolo superiore assorbente consente la partecipazione ai pubblici concorsi per i quali sia richiesto un titolo inferiore e che tale evenienza ricorre qualora le materie di studio del titolo superiore comprendono, con un maggior livello di approfondimento, quelle del titolo inferiore.
Si ricorda tuttavia che in generale tutte le domande sono ammesse con riserva – secondo quanto previsto dal bando, con specifico riguardo alla verifica del possesso dei requisiti – per cui, qualora dall’istruttoria risultasse che il titolo di studio superiore (rispetto a quello richiesto come minimo) posseduto dall’istante non rispetti le condizioni sopra indicate, si procederà all’esclusione del candidato.