Concorsi: le novità 2020 riguardano anche i vecchi bandi

“Oggi ripartiamo, riparte l’Italia e ripartono i concorsi pubblici. La Pa avrà una grande stagione di concorsi”, così comincia la dichiarazione di poco fa della Ministra della Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, riguardo la tanto chiacchierata riapertura della stagione dei concorsi.

Nel nuovo ‘decreto Rilancio’ sono infatti state introdotte delle novità, ‘dal momento che abbiamo perso le settimane passate a causa del Covid’: la velocizzazione delle procedure, la digitalizzazione e la dislocazione delle prove sui territori per evitare assembramento.

Le norme introdotte col nuovo decreto, fa sapere la Ministra, si rivolgono sia ai bandi che partiranno da oggi in avanti con queste nuove modalità (e che prevedranno anche le nuove competenze trasversali, già annunciate nei giorni scorsi), sia ai bandi già partiti e per cui si è già fatta una prova (come, ad esempio, le preselettive della Giustizia o del Mibact) che avranno ugualmente la possibilità di usufruire di queste procedure velocizzate.

La Pubblica Amministrazione ha bisogno di una nuova generazione di lavoratori pronta a migliorare ed innovare i servizi pubblici. Dopo anni di blocco delle assunzioni, è tempo di fare spazio al futuro. Il quadro attuale è infatti quello di una Pa anziana, sempre più svuotata e poco formata. Abbiamo bisogno che i servizi inizino un processo di allargamento, di miglioramento, di innovazione e di riqualificazione. Ora una nuova generazione può candidare la sua passione e le sue competenze, aiutandoci a rinnovare e qualificare i servizi pubblici.

 

Concorsi: tante novità per la ripartenza

Vorrei fare delle precisazioni sui concorsi pubblici e sulle tantissime opportunità che questi offriranno, sarò in diretta tra poco.

Pubblicato da Fabiana Dadone su Lunedì 18 maggio 2020

 

Quali sono le novità dei concorsi pubblici del 2020:

CONCORSI DIGITALIZZATI
Le procedure concorsuali saranno semplificate e digitalizzate, attraverso l’utilizzo di tecnologia digitale sia per le prove scritte che per l’orale. Niente più concorsi pubblici fatti a penna, dunque. Questo porterà anche a tempistiche più rapide di correzione. Oggi infatti un concorso dura in media, tra bando e pubblicazione dei risultati, circa 18 mesi. Con le nuove modalità si conta di chiudere un concorso in 8 mesi.

PROVE DISLOCATE
Ove possibile, i concorsi per il reclutamento di personale saranno svolti presso sedi decentrate. Ogni candidato dovrà recarsi nella sede più vicina, limitando sensibilmente gli spostamenti di grandi gruppi di persone. Una fase sperimentale che non è escluso possa essere mantenuta anche dopo l’emergenza, estendendola come modalità a regime.

COMPETENZE TRASVERSALI
Nelle prove di concorso sarà inserita anche la valutazione delle competenze trasversali, “le cosiddette soft skills, le competenze che si acquisiscono nel corso della vita professionale e personale”: capacità di lavorare in gruppo, capacità di adattamento, ragionamento, gestione dello stress, senso di Stato e capacità di dare allo spazio pubblico e al bene comune il giusto valore”.