Concorsi 2021 e decreto Covid: le nuove regole di ammissione ai concorsi

Concorsi 2021 e decreto Covid: dalle misure anti-contagio fino alle nuove procedure digitali e velocizzate, ecco tutte le novità

I concorsi 2021 sono pronti a ripartire con il decreto Covid, non solo quelli ex novo, ma anche tutti quelli già banditi le cui procedure sono state congelate lo scorso anno a causa della pandemia. Parliamo di almeno 60 concorsi per oltre 125 mila posti. Nel decreto anti-Covid, emanato ieri dal Governo, sono state inserite anche norme per riattivare la macchina dei concorsi pubblici. Le nuove regole sono state concordate con il Comitato tecnico scientifico, al fine di garantire la massima sicurezza in termini di contagio da Covid 19.

Concorsi 2021: le misure anti-covid

Il distanziamento

Tanto per cominciare, per permettere lo svolgimento dei concorsi pubblici in totale sicurezza sarà garantito ad ogni candidato uno spazio di 4,5 metri quadri e tra ognuno dovrà esserci una distanza di 2,25 metri.

I requisiti per essere ammessi alle prove

La partecipazione alle prove di concorso richiederà il possesso di alcuni requisiti:

  • I candidati dovranno effettuare un tampone – rapido o molecolare – nelle 48 ore precedenti alla prova di concorso, a cui potranno partecipare solo presentando il referto negativo
  • All’ingresso verrà misurata la temperatura corporea
  • Per tutto lo svolgimento della prova i candidati dovranno obbligatoriamente indossare una mascherina ffp2
  • Infine, non sarà consentito lo svolgimento della prova ai candidati che presentino sintomi riconducibili all’infezione da Covid-19: sintomi influenzali, febbre, tosse o difficoltà respiratorie

Dove si svolgeranno i concorsi

Le prove concorsuali si svolgeranno in sedi decentrate, nella propria regione o nella provincia, per evitare lo spostamento dei candidati sul territorio nazionale.
Inoltre, l’arrivo dei candidati verrà scaglionato in fasce orarie diversificate, per evitare assembramenti.
Tutto questo assicurando comunque la trasparenza e l’omogeneità delle prove somministrate in modo da garantire il medesimo grado di selettività tra tutti i partecipanti.
Per finire, dove possibile, le prove si svolgeranno in spazi all’aperto.

Concorsi 2021: le nuove procedure, più veloci

Valutazione del Curriculum dei candidati

I nuovi concorsi pubblici saranno caratterizzati da una nuova fase di valutazione dei titoli e dell’esperienza professionale, al fine dell’ammissione alle prove concorsuali. Il punteggio ottenuto dalla valutazione del “curriculum” dei candidati concorrerà alla formazione del punteggio finale.

Prove digitali e procedure velocizzate

I nuovi concorsi vedranno l’utilizzo di strumenti informatici e digitali.
In particolare, lo svolgimento della prova orale avverrà in videoconferenza, “garantendo comunque l’adozione di soluzioni tecniche che ne assicurino la pubblicità, l’identificazione dei partecipanti, la sicurezza delle comunicazioni e la loro tracciabilità, nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali”.
Per quanto riguarda i concorsi banditi a partire dall’entrata in vigore del decreto, è possibile che le amministrazioni decidano di limitarsi alla sola prova scritta, ed evitare quella orale. Questa scelta sarà possibile fino al perdurare dello stato di emergenza sanitaria.
Per quanto riguarda la prova scritta, invece, si svolgerà mediante quesiti a risposta multipla.

Quali sono i concorsi congelati

Sono diversi i bandi di concorsi pubblicati tra il 2019 e l’inizio del 2020 che non hanno mai visto la luce, a causa dello scoppio della pandemia. Tra i più cospicui ci sono certamente il concorsone di Roma per 1.500 posti, quello dell’Agenzia delle Entrate per 300 posti, e quello per 2.864 funzionari amministrativi per diverse destinazioni tra le amministrazioni centrali.

Secondo uno studio di ForumPa, i concorsi bloccati riguarderebbero 125mila posti, e per 90 mila di questi ci sarebbero già i bandi, dunque sarà possibile organizzare le prove con le nuove regole annunciate.

Le 2.800 assunzioni al Sud

Il primo esperimento di “Concorso sprint” sarà proprio quello che riguarda le 2.800 assunzioni al Sud, annunciate dai ministri Brunetta e Carfagna nelle scorse settimane. Il nuovo bando di concorso per l’assunzione di 2.800 giovani specialisti sarà pubblicato a inizio aprile e a luglio – ha promesso Brunetta – saranno tutti assunti.

Nuovi concorsi soprattutto per i Ministeri

Sappiamo tutti, oramai, che l’età media nel pubblico impiego è davvero molto alta. Parliamo di un’età media di circa 52 anni, con una percentuale quasi insignificante di under 30 (2,9%). Questo feroce innalzamento dell’età media è dovuto ad un blocco delle assunzioni che dura da almeno un decennio. In questi anni non si sono introdotte nuove e giovani risorse nella Pa, ma al contrario sono proseguiti i pensionamenti che oramai stanno portando ad un vero e proprio esodo dagli uffici, che nel giro di due o tre anni rimarranno completamente svuotati se non si procede con un piano straordinario di nuove assunzioni.

Tra le amministrazioni che hanno più sofferto in questi anni il blocco del turn over ci sono i ministeri. Per questo Brunetta ha annunciato che entro aprile sarà approvato il varo di un concorso straordinario per l’assunzione di 300 persone proprio nei ministeri.