Il bando

Il bando di concorso è il documento ufficiale che raccoglie tutte le informazioni riguardanti il concorso, specificando modalità di domanda e di selezione per una singola posizione. Esso è disciplinato dall’art. 3 del D.P.R. 9 maggio 1994, n. 487 e viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, IV serie speciale – Concorsi ed Esami, stampata dall’Istituto Poligrafico dello Stato, sul Bollettino Ufficiale della Regione (BUR) nonché sul sito dell’ente che indice la procedura.

Bisogna leggere con molta attenzione il bando, perché la compilazione corretta della domanda di partecipazione è fondamentale: dati incompleti o vizi di forma possono comportare l’esclusione dal concorso. Anzitutto devi controllare la data di pubblicazione, questo perché un concorso ha una durata limitata nel tempo e scade decorsi 30 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, IV serie speciale – Concorsi ed esami. Un termine diverso sarà espressamente indicato.

  1. Leggi la dicitura completa del concorso, ad esempio: “selezione pubblica per l’assunzione a tempo indeterminato di 250 unità per la categoria D)” . Eviterai di confonderti fra diversi concorsi promossi dallo stesso ente.
  2. Verifica il numero dei posti disponibili, quelli riservati al personale interno o a favore delle categorie protette. Nonché eventuali altri limiti allo sbarramento. In ogni caso, nei pubblici concorsi le riserve di posti, già previste da leggi speciali in favore di particolari categorie di cittadini, non possono complessivamente superare la metà dei posti messi a concorso.
  3. Controlla se il bando allega anche la domanda di partecipazione. In mancanza dovrai compilarla su carta semplice indicando i requisiti di ammissione posseduti.
  4. Guarda quali sono le materie d’esame, le prove da sostenere ed eventuali fasi di preselezione
  5. Controlla sempre se vi sono eventuali pubblicazioni successive sulla gazzetta ufficiale
  6. Verifica il possesso dei requisiti di ammissione.
  7. I requisiti prescritti devono essere posseduti nel tempo massimo fissato nella data di scadenza della domanda di partecipazione.

Cosa contiene il bando di concorso

Il bando di concorso contiene:

  • i titoli richiesti
  • i requisiti soggettivi generali e particolari richiesti per l’ammissione all’impiego
  • il termine ultimo per l’invio della domanda o il riferimento alla scadenza del termine, in relazione alla pubblicazione del bando stesso
  • la modalità di presentazione della domanda
  • il diario e la sede (giorno, ora e luogo) delle prove d’esame
  • le materie oggetto delle prove: preselettive, scritte ed orali
  • il contenuto delle eventuali prove pratiche
  • la votazione minima richiesta per l’ammissione agli orali
  • i titoli che danno luogo a precedenza o preferenza (a parità di punteggio)
  • i titoli valutabili e il punteggio massimo attribuibile agli stessi, singolarmente e per categorie di titoli, vengono generalmente suddivisi in: titoli di studio, di servizio e vari
  • i titoli che danno luogo a precedenza o a preferenza a parità di punteggio, i termini e le modalità della loro presentazione
  • eventualmente il numero di posti riservati a categorie protette o al personale interno.

L’art. 5 del D.P.R. 487/94 elenca le categorie di cittadini che nei pubblici concorsi hanno
preferenza a parità di merito e a parità di titoli.

Quali sono i titoli di preferenza di un concorso pubblico

A parità di merito i titoli di preferenza sono:

  1. gli insigniti di medaglia al valor militare
  2. i mutilati ed invalidi di guerra ex combattenti
  3. i mutilati ed invalidi per fatto di guerra
  4. i mutilati ed invalidi per servizio nel settore pubblico e privato
  5. gli orfani di guerra
  6. gli orfani dei caduti per fatto di guerra
  7. gli orfani dei caduti per servizio nel settore pubblico e privato
  8. i feriti in combattimento
  9. gli insigniti di croce di guerra o di altra attestazione speciale di merito di guerra, nonché i capi di famiglia numerosa
  10. i figli dei mutilati e degli invalidi di guerra ex combattenti
  11. i figli dei mutilati e degli invalidi per fatto di guerra
  12. i figli dei mutilati e degli invalidi per servizio nel settore pubblico e privato
  13. i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti di guerra
  14. i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per fatto di guerra
  15. i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per servizio nel settore pubblico o privato
  16. coloro che abbiano prestato servizio militare come combattenti
  17. coloro che abbiano prestato lodevole servizio a qualunque titolo, per non meno di un anno nell’amministrazione che ha indetto il concorso
  18. i coniugati e i non coniugati con riguardo al numero dei figli a carico
  19. gli invalidi ed i mutilati civili
  20. militari volontari delle Forze armate congedati senza demerito al termine della ferma o rafferma.

Come viene determinata la preferenza a parità di merito e titolo in un concorso pubblico

A parità di merito e di titoli la preferenza è determinata:
a) dal numero dei figli a carico, indipendentemente dal fatto che il candidato sia coniugato o meno
b) dall’aver prestato lodevole servizio nelle amministrazioni pubbliche
c) dalla minore età.

Riguardo ai posti riservati a categorie protette o al personale interno, in base al D.P.R. 9 maggio 1994, n. 487, vengono riservati posti a favore di particolari categorie di cittadini: persone invalide; militari in ferma di leva prolungata o volontari specializzati e ufficiali dei vari corpi.

Il bando di concorso deve, altresì, contenere la citazione della legge 10 aprile 1991, n. 125, che garantisce pari opportunità tra uomini e donne per l’accesso al lavoro.

Dovrebbe, inoltre, sempre essere indicato l’Ufficio e il responsabile del procedimento in corso, al quale poter richiedere informazioni.

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